Le Meridiane artistiche di Stefano Arienti si irradiano sul Lago d’Iseo
Stefano Arienti “disegna con la luce” e nastri colorati le superfici del Mirad’Or, lo spazio pubblico configurato come una palafitta culturale sul lungolago di Pisogne. Sei anni dopo l’opera The Floating Piers di Christo e Jeanne Claude e a seguito dell’intervento di Daniel Buren della scorsa estate, il Lago d’Iseo conferma l’attenzione per l’arte contemporanea.
Un contenitore – metaforico e fisico – di possibili incontri, tra terra e acqua, tra interni ed esterni, tra luminosità diurne e visioni notturne, tra due sponde, quella bresciana e quella bergamasca. Un padiglione culturale che già di per sé un’opera d’arte: inquadra e completa il paesaggio circostante, tra lago e montagne, trasformandolo.
Meridiana nasce e si ispira alla luce e alla sua osservazione. L’artista insegue l’ombra che il sole disegna, quasi come in un gioco che rimanda l’eco della luce, sul pavimento e sulle pareti. Il segno di Arienti materializza e dà vita al fenomeno naturale del variare della luce: il tempo trascorre, gli astri proiettano e l’artista trasforma quello che vede e immagina in un’opera d’arte mutevole.
Fino al 30 settembre 2022
Pisogne, Lago d’Iseo
(Fonte web)
Stefano Arienti in visita insieme a Umberto Bianchi e Fabio Cavallucci alla Galleria Nazionale San Marino
(immagine pagina Facebook)
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